Le tombe dei Russi nel Cimitero degli Inglesi

Il Cimitero degli Inglesi a Firenze è il melanconico testimone della vita delle colonie straniere sulle rive dell'Arno. Da tempo è  diventato un monumento simbolico che alimenta l'ispirazione di artisti, scrittori, uomini del cinema, fotografi. La sua storia è stata ben delineata in vari contributi: ricordiamo in primo luogo le opere di G. Dalgas Notice historique sur le Cimitière de l'Eglise Evangelique Réformée de Florence à Porta Pinti (Florence 1877), E. Barfucci Il camposanto degli Inglesi. Guida e memoria (manuscritto, Firenze 1951), L. Santini Il cimitero Protestante “detto Inglesi” a Firenze (Firenze 1981), G. Trotta Luoghi di culto non cattolici nella Toscana dell'800 (Firenze 1997) e, di recente pubblicazione, il saggio di A. Warburg e I. Kurz Giardini delle anime, in L’Arcadia di Arnold Böckllin. Omaggio fiorentino, a cura di J. Burmeister (Livorno, Sillabe 2001, pp. 90-94), come anche  l'album fotografico di D. Ricci L'Isola delle anime (Firenze 2001), accompagnato dai versi di F. Maraini, con una breve nota storica di L. Tonini e pubblicato a cura del Centro Romantico del Gabinetto G.P. Vieusseux[1].

Fra gli ospiti del Cimitero degli Inglesi si ritrovano in primo luogo i nomi più noti dei membri della colonia svizzera (come per esempio G.P.Vieusseux) e di quella inglese a Firenze (E. Browning Barret, Thomas Stibbert ecc). Tuttavia anche la storia della colonia russa, il cui inizio risale agli anni '20 del XIX secolo, è legata a questo luogo.

Fino al Concilio Vaticano II i cattolici consideravano scismatica la Chiesa Ortodossa; di conseguenza in Italia i russi non avevano diritto di essere sepolti nei cimiteri cattolici. Regole particolarmente restrittive riguardo alla sepoltura dei non cattolici vigevano nello Stato Pontificio[2].

Nel Granducato di Toscana a partire dal XVI esisteva un cimitero greco ortodosso a Livorno regolato dalle leggi tolleranti, in materia di fede, di Ferdinando I dei Medici, come ad esempio la “Legge Livorniana” del 1552-1553[3]. Proprio qui a Livorno, e non a Firenze che non aveva ancora un cimitero acattolico, venivano sepolti i russi morti all'inizio del XIX secolo. Fra questi ricordiamo il diplomatico russo N. Korsakov, amico di Puskin, al quale il poeta aveva dedicato versi penetranti, e l'ambasciatore russo a Roma A. Italinskij, sepolto a Livorno con una solenne cerimonia funebre[4]. Con l'istituzione di un cimitero non cattolico a Firenze nel 1829 la situazione cambiò.

Naturalmente i russi tendevano a voler seppellire i loro morti in patria e il Cimitero degli Inglesi talvolta serviva come collocazione temporanea per la salma prima di venire portata in Russia: così successe ad esempio per Michail Zaseckij. In particolare i rappresentanti di famiglie aristocratiche che avevano le loro cappelle mortuarie in Russia preferivano trasportare là i loro cari. Tuttavia molti di essi rimasero per sempre in terra italiana. E se non c'erano difficoltà per la sepoltura, nei cimiteri cattolici, dei russi che erano passati al cattolicesimo[5], gli ortodossi poterono invece trovare pace eterna solo nel cimitero aperto dai protestanti.

Nel Cimitero degli Inglesi, durante il periodo del suo pieno funzionamento, vennero sepolti in tutto 54 membri della colonia russa. In gran parte erano rappresentanti dei ceti abbienti venuti in Italia per curarsi insieme ai loro servitori; fra questi ultimi ricordiamo Kašincev, o la negretta Kalima, battezzata come ortodossa.

Nel XIX secolo Firenze divenne anche una tappa fondamentale del Grand Tour delle èlites culturali europee, fra cui quelle russe. Molti artisti si stabilirono qui per lungo tempo; fra questi ad esempio il pittore Železnov, la cui figlia riposa nel cimitero fiorentino, o l'artista originario di Riga Eduard Bosse, stabilitosi a Firenze con la sua famiglia.

Il vasto Impero russo è stato patria non solo di cittadini di origine russa, dei quali dà testimonianza il nostro elenco, ma anche di origine tedesca, finlandese, moldava (nell'elenco non sono inseriti i polacchi sepolti nel Cimitero degli Inglesi anche se formalmente erano sudditi dello Zar russo[6]).

Il Cimitero chiuse nel 1877, ma più di cento anni dopo ha nuovamente riaperto i suoi cancelli per accogliere sotto i cipressi di Piazza Donatello il noto coreografo russo Evgenij Poljakov per il quale l'Italia era diventata una “seconda patria.”

              

Per la compilazione dell'elenco abbiamo attinto al Registro alfabetico delle persone tumulate nel Cimitero di Pinti[7] e ai libri parrocchiali della chiesa ortodossa russa[8]. Il Registro del Cimitero [nel nostro elenco RC], compilato per anni e con indicazione della “patria”, riporta un numero al termine di ogni voce. In questi libri, spediti dal Concistoro religioso di Pietroburgo, sono ordinatamente indicate notizie sui defunti: la data e la causa della morte, lo stato sociale del defunto, il nome del sacerdote che ha celebrato la cerimonia. Le notizie tratte da questa fonte sono contrassegnate dalla sigla MKF (Metričeskie Knigi Florencii — Libri parrocchiali di Firenze). L'autore ha ripetutamente visitato il Cimitero per trascrivere le epigrafi dalle tombe dei russi (contraddistinte dal corsivo). Le epigrafi, come nelle altre culture mortuarie cristiane, sono costituite per la maggior parte da citazioni dal Vangelo. Tuttavia in una serie di casi, come ad esempio sulla tomba della moglie dell'italianista Kudrjavcev, sono state composte dai parenti del defunto ed esprimono la tristezza per la perdita della persona cara.

Tutti i nomi russi sono resi secondo le regole di trascrizione scientifica. Fra parentesi viene talvolta fornita la variante in caratteri latini riportata sulla lapide o nel Registro del Cimitero e pubblicati secondo l'uso straniero.

Le date sono riportate secondo il calendario gregoriano. Lo “stile russo” (secondo il calendario giuliano in vigore nel XIX secolo) era arretrato di 12 giorni e viene talvolta indicato fra parentesi: le date sono tratte dalla lapide o dai libri parrocchiali.

Per le donne sposate viene dato il cognome del marito, tuttavia nell'elenco alfabetico viene inserito anche il cognome da ragazza con un rinvio.

Se la tomba ha una rilevanza artistica vengono fornite brevi notizie.

Vorrei ringraziare per il prezioso aiuto Gino Chelazzi, Julia Bolton Holloway, Paolo Pieri Nerli e Lucia Tonini.

 

Akcinova vedi Dik

 

Alisov (Allissoff) Evgenij Fëdorovič, 26.2.1847 – Firenze 7.10.1872, n. 1183 [RC], B16R.

 

Ambrosus vedi Usova

 

Andrianova, nata Lisjanskaja (Lissiansky), Ekaterina Jur'evna, † Firenze 3.1.1877, di anni 65 [figlia del navigatore Jurij Fëdorovič Lisjanskij (1773-1837)], n. 1376 [“patria”: Grecia, RC], tomba non è conservata.

 

Berg vedi Stahlberg

 

Bernova (de Bernoff) Antonina Ivanovna, † Firenze 25(12).9.1865, di 4 mesi, epitaffio: Da budet volja Tvoja Sviataja! [Sia fatta la tua santa volonta!], n. 924 [RC], C24P.

 

Bosse Eduard, Riga 6.2.1810 — Firenze 3.4.1858 [artista (ha lavorato agli Uffizi come copista)], sarcofago, n. 670, C22Q.

 

Bosse Elise, Riga 28.07.1822 — Firenze 24.9.1877, sarcofago, n. 1409 [RC], C20Q.

 

Bosse Ernst Gotthilf, Riga 20.8.1785 — Firenze 27.11.1862, sarcofago, n. 812 [RC], C21Q (al Cimitero degli Allori è sepolto il suo fratello Bosse Wilhelm, Riga 12.11.1787 – Firenze 27.9.1884).

 

Chlebnikov (Chlebnikoff) Nikolaj Nikolaevič, Mosca 1.2.1835 — Firenze 26 (24). 12.1856, lapide, epitaffio: Da budet volja Tvoja [Sia fatta la tua volonta], n. 606 [RC], C26R.

 

Chrapovickij (Chrapowitzky) Boris Michajlovič, 29(17).10.1850 — Firenze 6.4 (24.3). 1858, [“figlio di un general-maggiore a riposo, morto per le ferite in seguito alla caduta dal secondo piano; senza poter aver ricevuto l'estrema unzione poichè la morte è stata quasi istantanea”, MKF], lapide con croce, n. 638 [RC], C24P.

 

Čiličkov vedi Muradov

 

Comparetti, nata Rafalovič (Raffalovich), Elena L’vovna, Odessa 1842 – Firenze 1918 [feminista, pedagoga, figlia del banchiere Lev Anisimovič Rafalovič e di Elena Jakovlevna Poljakova, moglie del filologo pisano Domenico Comparetti; da notare che la sua sepoltura è stata dopo la chiusura ufficiale del Cimitero; nel Cimitero degli Allori si trova la tomba della moglie dello suo zio Rafalovič Ljubov’ Samojlovna /1825 — 1883, n. HII11/], C28L.

Bibl.: Storia di Elena, a cura di E. Frontali Montali, Torino, La Rosa 1980; M. A. Manacorda, La breve illusione pedagogica di Elena Comparetti, in Riforma della scuola, a. 26 (1980), n. 7-8; C. Barbarulli, Dalla tradizione all’innovazione. “La ricerca straordinaria” di Elena Raffolovich Comparetti, in L’educazione delle donne. Scuola e modello di vita femminile nell’Italia dell’800, a cura di S. Soldoni, Milano, Angeli 1989.

 

Danilovič (Danielovich) Ivan Markovič, † Firenze 27.5.1870, di anni 60, n. 1093 [RC], tomba non è conservata.

 

Dik, nata Akcinova (Akzynova), Elena Nikitišna, † Firenze 13.5.1868, di anni 34, stele con bassorilievo raffigurante la defunta; monumento firmato: 1869 T. Kamenskj, n. 1014 [RC], F10I.

Bibl.: L. Santini, Il cimitero Protestante “detto Inglesi” a Firenze, Firenze 1981, p. 12 (foto del monumento sensa annotazione).

 

Disson (Dixon?), nata Fride, Elizaveta Fëdorovna, † Firenze 19.10.1874, di anni 59 [“vedova di un suddito inglese” , MKF], n. 1276 [RC], tomba non è conservata.

 

Dobrovol'skaja (Dobrowolsky) Marija Martynovna, † Firenze 23.12.1862, di anni 50, n. 811 [RC], tomba non è conservata.

 

Dogadina Paraskeva Rodionovna, † Firenze 22.7.1867, di anni 42 [“piccolo-borghese di Mosca”, MKF], tomba non è conservata.

 

Dragomanova (Dragomanoff) Ol'ga, † Firenze 1.3.1872, di anni 27, n. 1163 [RC], tomba non è conservata.

 

Fride vedi Disson

 

Frolova, nata Galachova, Elizaveta Pavlovna, San Pietroburgo 4.1.1800 — Firenze 5.9 (24.8).1844 [“andata sposa il 7.11 (26.10).1836”, MKF], sarcofago, n. 206 [RC], F5E.

Giamari Nikolaj Ivanovič, † Firenze 25.5,1874, di anni 66, n. 973 [RC], F9F.

 

Golikova Sofija Felicatovna, 8.10.1841 — Firenze 12.4.1863, stele col bassorilievo di un angelo che porta l'anima della defunta, monumento firmato: A. Tomba fecit 1864, epitaffio: blaženi čistii serdcem / ibo oni Boga uzrjat [benedetti i puri di cuore perche vedranno Dio], n. 827 [RC], A8N (108).

Bibl.: L. Santini, Il cimitero Protestante “detto Inglesi” a Firenze, Firenze 1981, p. 13, 24 (due foto del monumento sensa annotazione).

 

Gorodeckij Leonid Aleksandrovič, † Firenze 30(18).9.1872, di anni 21, lapide di marmo bianco con croce a quattro braccia in rilievo, n. 1180 [RC], B13T.

 

Ivanov Ivan Ivanovič, † Firenze 19(7).12. 1858, di anni 26.

epitaffio: kolležskij registrator / pridvornogo Rossijskogo Imperatorskogo štata / lekarskij pomošnik [registratore di collegio dello staff di Corte dell'Impero Russo aiutante medico], n. 177 [RC], D22H.

 

Kantakuzin (Cantacuzène) Ivan Nikolaevič, Moldova 1823 — Firenze 4.11 (21.10).1858 [di famiglia rumena della buona società; il capostirpe della così detta linea svizzera dei Kantakuzin; “la cerimonia funebre è stata celebrata dal padre Platon Travlinskij, priore della cappella di Casa Demidov nella proprietà di San Donato”, MKF], n. 650 [RC], C24Q.

 

Kašincova (Kachinzoff) Varvara Il'inična, † Firenze 20.12.1829 [figlia di Il'ja Kašincov, servo emancipato del conte D. P. Boutourline], n. 25 [RC], tomba non è conservata.

Bibl.: Memorie di Michail Dmitrievitch Boutourline, a cura di W. Gasperowicz e M. Talalay, trad. di M. Olsuf'eva, Lucca, Pacini Fazzi 2001

 

Kochanovskaja (Kochanowsky) Marija Petrovna, Kišinev — Firenze 5.11.1868 [la tomba della sua sorella Alessandra si trova nel Cimitero greco ortodosso di Livorno], n. 1024 [RC], F5G.

Bibl.: M. Talalay, A. M. Canepa. I sepolcri dei russi a Livorno, in Nuovi Studi Livornese, Vol. II, 1994.

 

Kolemin Nikolaj Andreevič, † Firenze 21 (9) .8.1874, di anni 31 [“tenente della guardia in congedo”, MKF], croce su piedistallo; epitaffio: veruja v Mja / aše ne umret / oživet [chi crede in Me non muore ma vivrà], n. 1273 [RC], E16B.

 

Kovalevskij Nikolaj Vladimirovič, † Firenze 11.9(30.8).1877, di anni 23 [“studente dell'università S. Vladimir di Kiev”, MKF], n. 1405 [RC], tomba non è conservata.

 

Kudrjavceva  (Kudrawzow), nata Nelidova, Varvara Arsen'evna, 6.2.1826 — Firenze 17(5).3.1857 [“moglie di un professore dell'università di Mosca” , MKF], epitaffio: nikto ne prinosil / stol’ko sčast’ja / kak ona i tomu kto znal / i poterjal ee nikogda / ne izbyt’ gor’kogo sirotstava [nessuno ha dato tanta felicità come lei e chi l'ha conosciuta e l'ha persa sarà sempre amaramente orfano (epitaffio composto probabilmente dal professor Kudrjavcev rimasto vedovo)], n. 609 [RC], C25P.

 

Levickij (Lewitzky) Ivan Leont'evič, Varsavia 3.1.1854 — Firenze 5.11.1864 [“figlio del generale luogotenente Leontij Petrovič Levickij e Sofia nata Genrius”, MFK], colonna spezzata con un tralcio, epitaffio: paz dvora / Ego Imperatorskogo Velicestva/ Gosudarja Imperatora Vserossijskogo / Aleksandra II Ty dal / Ty vzjal / Gospodi da budet / Volja Tvoja Svjataja / Do svidanija do skorogo svidanija / ditja moe [paggio di Sua Maestà Imperatore di tutte le Russie Alessandro II. Tu hai dato e Tu hai tolto, Signore, sia fatta la tua santa volontà. A rivederci presto, bambino mio], n. 888 [RC], A5N.

 

Lisjanskaja vedi Adrianova.

 

de Mannerheim August Karlovič, barone, Finlandia 1805 — San Donato, Villa Demidoff 1876 [rappresentante di una nota famiglia finlandese; in Italia era stato ospite dei Demidov], stele con due angeli in rilievo, n. 1353 [RC], E18L.

Bibl.: L. Santini, Il cimitero Protestante “detto Inglesi” a Firenze, Firenze 1981, p. 10 (foto della tomba sensa annotazione); K. Bjorklund, Marskens slatingar vilar i Florens, in Sommarsöndag, 15.7.2001.

 

de Manteuffel Julia Gottardovna, † Firenze 30.12.1870, di anni 80, n. 1114 [RC], tomba non è conservata.

 

Maslennikov Anatolij Michajlovič, Astrachan' 4.1.1852 — Firenze 29(17).1.1 1873 [“figlio di un mercante della 1º gilda”, MKF], croce su piedistallo, epitaffio: Pomjani mja Gospodi / egda priideši vo Carstvie Tvoe [Ricordati di me, Signore, quando sarai nel Tuo Regno], n. 1196 [RC], F7C.

 

Mordvinov (Mordvinoff) Aleksandr Aleksandrovič, Mosca 21.11.1842 — Firenze 15(3).6.1868 [“segretario di collegio in congedo”, MKF, figlio del senatore Aleksandr Nikolaevič Mordvinov e della principessina giorgiana Aleksandra Semënovna Cherchelidze, revoluzionario, membro del gruppo “Terra e Libertà”], altare di marmo, n. 1020 [RC], A5P (63).

Bibl.: Revoluzionnaja situazija v Rossii. 1859-1861. Moskva, 1965, ss. 420-425; V. A. Černych. Zemlevolec Aleksandr Mordvinov (manoscritto).

 

Muradov (Čiličkov) Grigorij, † Firenze, S. Marco Vecchio 5.6.1852, di anni 26, n. 480 [RC], tomba non è conservata.

 

Nelidova vedi Kudrjavceva

 

Nordenstam Ol'ga Ivanovna, baronessa, Finlandia 1844 — Firenze 17.11.1870, n. 1110 [RC], A8U (132).

Bibl.: K. Bjorklund, Marskens slatingar vilar i Florens, in Sommarsöndag, 15.7.2001.

 

Pavlovič (Paulowich) Ljudmila Borisovna, † Firenze 13(1).11.1874, di anni 3, n. 1280 [RC], E17I.

 

Piontkovskaja vedi Thom

 

Poljakov Evgenij, Mosca 1945 — Parigi 1996 [coreografo, ballerino], epitaffio: da Mosca dove naque / portò in Francia e in Italia / la grande arte della danza / e la sua rara, preziosa l’umanità / riposa adesso nella sua Firenze / vivo nel cuore degli amici / con amore e nostalgia a lui / uniti per sempre.

Bibl.: S. Stagni,  Altre coreografie. Firenze, Ed. Novalis 1996; M. Talalay, Pamjati Evgenija Poljakova, in Russkaja Mysl', n. 4149, 14.11.1996, S. 17; M. Talalay, Florencija prošaetsja s maestro, in Russkaja Mysl', n. 4161, 13.02.1997, S. 16; La Firenze dei Russi (foto di M. Agus, testi di L. Tonin e M. Talalay). Firenze, Edfizioni Polistampa 2000, pp. 44-45.

 

Radeckij (Radetzky) Vladimir Fëdorovič, † Firenze 11.3(27.2).1871, di anni 49 [“ingegnere delle vie di comunicazione, consigliere di Stato effettivo”, MFK], n. 1122 [RC], A5T (92).

 

Rafalovič vedi Comparetti

 

Raznatovskij (Raznatowsky) Modest Nikolaevič, † Firenze 12.5 (30.4).1873, di anni 12 [“figlio di un attendente in congedo, allievo di un ginnasio di Pietroburgo”, MKF], n. 1214 [RC], tomba non è conservata.

 

Rebezov (Rebesoff) Georgij Dmitrievič, Pisa 12.12.1863 — Firenze 26.10.1864 [figlio di Dmitrij Ivanovič Rebezov (1818 — 1874) e di Praskov’ja Ivanovna Cechini (1834 —1905)], epitaffio: takih bo est’ / Carstvie Nebesnoe [avranno il Rengo Celeste], n. 887 [RC], A5N (61).

 

de Santis Kalima Nadezda, † Firenze 27.8.1851, 38 anni, croce “russa” a otto bracci, epitaffio: Zdes' pokoitsja telo / negritjanki Kalimy / vo Sv. Krešenii Nadeždy / privezennoj vo Florenciju / iz Nubii v 1827 godu / Primi mja Gospodi/ vo Carstvie Tvoe [qui riposa il corpo della negretta Kalima battezzata coma Nadežda (Speranza) portata a Firenze dalla Nubia nel 1827. Accoglila Signore nel Tuo Regno], n. 464 [RC], E17E.

 

Šechavcёva (Schehavtzoff), nata Roberts, Lydia, 12.6.1851 — Napoli 10.2.1877 [moglie di un attendente in congedo, il nobile Pёtr Ivanovič Sechavcёv, stabilitosi in Italia; il matrimonio ebbe luogo il 23.4.1875 nella cappella privata dei Demidov a San Donato (Fondo della chiesa di S. Nicola a San Donato // Archivio della chiesa russa di Firenze); deceduta dopo aver dato alla luce la figlia Vera, le ceneri sono state traslate nel Cimitero degli Allori nel 1906 (nuova tomba n. 3644, B VII 69)], n. 1382 [RC].

 

Sechavceva Vera Petrovna, 21(9).3.1876 — 20(8).5.1877 [figlia di Pëtr e Lydia Sechavcёvy, le ceneri sono state traslate al Cimitero degli Allori nel 1906 (nuova tomba n. 3647, BVII69)], n. 1398 [RC].

 

Sivers (Sievers) Boris, conte, Lettonia — Firenze 24.5.1844 [“suicidio”, RC], n. 288, tomba non è conservata.

 

Smirnova (Smirnoff) Anastasia, † Firenze 12.12.1833, di giorni 28 [registrata in RC, ma poi cancellata].

 

Stahlberg, nata Berg, Elisabetta Fabianovna, † Firenze 11.1.1874, di anni 19, n. 1238 [RC], E13C.

 

Stenbock-Fermor Eleonora Emilia, contessa, † Firenze 18.2.1859, di anni 44 [figlia di Ivan Jakovlevič, il primo conte (dal 1825) Stenbock-Fermor], n. 664, C22P.

 

de Thom, nata Piontkovskaja (Piontkowky), Dorothea Frederikovna, † Firenze 27.1.1864 di 59 anni, n. 862 [RC], tomba non è conservata.

 

Urusova (Ourosoff) Vera Leonidovna, principessina, 1868 — Firenze 28.4.1872 [figlia del principe Leonid Dmitrievič Urusov (1837 — 1885), vice-governatore della città Tula e di Maria Segeevna Malzeva (1844 — Roma 1904)], lapide di marmo bianco, epitaffio: Christos Voskrese [Cristo è risorto], n. 1165 [RC], A3O (16).

 

Usov (D'Oussow) Fёdor Pavlovič, † Firenze 28.5.1876, di anni 27 [“segretario di collegio”, MKF], statua di angelo in marmo con una ghirlanda e uno stemma; monumento firmato: L.Gori 1876-77, n. 1163 [RC], E14I.

Bibl.: L. Santini, Il cimitero Protestante “detto Inglesi” a Firenze, Firenze 1981, p. 21 (foto del monumento sensa annotazione).

 

Usova (D'Oussow), nata Ambrosus, Guglielmina, † Firenze 18.11.1876 [sepolta insieme a F.P. Usov], n. 1370 [RC], E14I.

 

Ventura Pavel Polidorovič, Moldova 30.12.1855 — Firenze 13.1.1859, Tomba con alto piedistallo e stemma col motto: Ense et Consilio, n. 662 [RC], C26P.

 

Vichmenev Aleksandr, † Firenze 7.6.1865, di anni 29, n. 910 [RC], tomba non è conservata.

 

Zaseckij (Zassetzky) Michail Dmitrievič, Mosca 25.10.1813 —  Firenze 2.12.1874, di anni 61[diplomatico; Vera Michajlovna Zaseckaja, figlia di M.D. Zaseckij, è vissuta a lungo a Firenze, dove e stata fra le promotrici della costruzione della chiesa russa che avrebbe voluto dedicare all'Arcangelo Michele in memoria del padre], n. 1284 (i resti sono stati traslati in Russia).

 

Železnova (Gelesnoff) Vera Michajlovna, † Firenze 27.4.1870, di 26 mesi [figlia dell'artista M.I. Železnov], n. 1091 [RC], tomba non è conservata.

 

Žukovskij Aleksandr Michajlovič, 23.8.1812 — Firenze 6.2.(25.1) 1856 [“general-maggiore al seguito di Sua Maestà l'Imperatore”, MKF], epitaffio: upokoj Gospodi / dušu raba Tvoego [accogli in pace, Signore, l'anima del Tuo servo].

 

 

Traduzione di Lucia Tonini

 

 


[1] Attualmente esiste anche un website dedicato al Cimitero degli Inglesi e creato da Julia Holloway: http://www.florin.ms/WhiteSilence.html

[2] Cfr: Il cimitero acattolico di Roma, a cura di J. Beck-Friis (ultima ed.: Roma 1997); V. Gasperovicz, M. Ju. Katin-Jarcev, M. G. Talalay, A. A. Šumkov, Kladbiše Testaččo v Rime [Il cimitero Testaccio a Roma], Sankt-Peterburg 2000.

[3] 2 G. Panessa, Le comunità greche a Livorno, Livorno 1991.

[4] M. Talalay, A.M. Canepa, I sepolcri dei russi a Livorno, in Nuovi Studi Livornesi, Vol. II, 1994, pp. 233-258.

[5] 4 Citiamo ad esempio la principessa Marija Sumbatova in Guanci, sepolta nella cripta della basilica di S. Miniato.

[6] Uno di questi, Severin Gedeke, partecipo persino alla rivolta per l'indipendenza e morì a Firenze per una ferita provocata dalle armate dello Zar.

[7] L'autore ha utilizzato il Registro conservato all`ufficio del Cimitero come anche la copia del registro presso il Centro Romantico del Gabinetto G. P. Vieusseux.

[8] Sulla storia della chiesa vedi: La chiesa ortodossa russa di Firenze, a cura di V. Vaccaro, Livorno, Sillabe 1998.